Ultima modifica: 13 Gennaio 2018
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PROGETTO “GROWING UP” – Liceo Carducci

Il giorno 9 Gennaio le classi terza e quarta del Liceo delle Scienze Umane di Forlimpopoli, accompagnate da alcuni alunni della classe quinta, si sono recate alla Scuola Media di Forlimpopoli per trattare il tema dell’uso di sostanze stupefacenti, fumo e alcol attraverso il metodo della Peer Education.

Lo scopo era informativo, ma l’obiettivo principale era quello di riflettere insieme sui motivi che spingono un individuo a utilizzare tali sostanze.

La Peer Education, ovvero Educazione tra Pari, è una modalità educativa che prevede che le conoscenze vengano trasmesse tra ragazzi coetanei. Questo permette che venga utilizzato un linguaggio appartenente al gergo giovanile quindi, seppure rigoroso, più comprensibile; permette di discutere problematiche che non sempre noi ragazzi riusciamo a trattare con adulti senza il timore di essere giudicati ed è inoltre un sistema di prevenzione verso fenomeni negativi, quali violenze, bullismo, assunzione di sostanze ecc… E’ stato quest’ultimo il tema trattato e più precisamente abbiamo centrato il nostro incontro sulle motivazioni che spingono i giovani ad assumere droghe, sugli effetti che provocano e il loro aspetto storico.

I ragazzi delle medie si sono mostrati interessati soprattutto alla riflessione sui motivi dell’uso, momento in cui si sono sentiti maggiormente coinvolti e hanno avuto più possibilità di intervenire e di esprimere le loro opinioni. Abbiamo interagito attraverso domande, riflessioni, brain stormig, foto, video, documentari ecc…che hanno fatti sì che l’incontro non si basasse su una normale lezione, bensì su uno scambio aperto di idee, come in una normale chiacchierata tra amici, instaurando così una relazione. E’ infatti quest’ultima un aspetto fondamentale dell’insegnamento, che si basa su un’efficace comunicazione ed un dialogo attivo, che vedono coinvolte entrambe le parti. E’ proprio in questo aspetto che si può notare la complessità nell’instaurare un rapporto con altri, sviluppando quella capacità empatica che connota il percorso di studi del nostro Liceo.

Consiste in questo la sfida principale: la capacità di riuscire a trovare un modo empatico, alternativo, ma nel contempo produttivo, per coinvolgere gli interlocutori e veicolare loro le informazioni più corrette attraverso una comunicazione sintetica ed efficace. E’ stata sicuramente un’esperienza di crescita, che ci ha fatto comprendere quali aspetti dovremmo modificare o migliorare e specialmente la difficoltà che gli insegnanti incontrano a trasmettere concetti a persone ogni volta diverse e scegliere il metodo comunicativo più adatto.  

Gli alunni della classe 3^A e 4^A Liceo Carducci