Ultima modifica: 17 Aprile 2018

La proposta di Aprile

FORLI’

Forlì, capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna, si estende in pianura, sulla Via Emilia. Forum Livii era il nome della città ai tempi di Roma.

Cuore della città è l’Abbazia di San Mercuriale, situata nella centralissima Piazza Aurelio Saffi, considerata uno degli emblemi della Romagna. In questa zona sorgeva fin dal IV – V secolo la chiesa dedicata prima a Santo Stefano poi al culto del santo forlivese, San Mercuriale. In seguito all’incendio del 1173, il tempio fu riedificato in stile romanico lombardo con pianta a 3 navate, cripta sotto l’altare maggiore e campanile e fu completato nel 1180. All’epoca la chiesa risultava esterna alla città nel cosiddetto “Campo dell’Abate” ma, nel corso del tempo, con l’allargamento delle mura, divenne parte integrante del centro storico. Il prospetto mostra la classica forma romanica a “capanna” scandita in tre zone coincidenti con le tre navate interne e al centro il rosone, la lunetta e il portale in marmo. La lunetta di quest’ultimo contiene l’importante insieme scultoreo “Il Sogno ed Adorazione dei Magi”, probabilmente realizzato dal Maestro dei Mesi nel XIII secolo.

I Musei San Domenico costituiscono un importante polo culturale  della città.  domenicano  All’interno si trova il refettorio dell’antico convento domenicano, risalente al XIII secolo, con affreschi cinquecenteschi attribuiti a Girolamo Ugolini. Il complesso è formato da cinque edifici: Palazzo Pasquali, chiesa di San Giacomo Apostolo, Convento dei Domenicani, Convento degli Agostiniani e Sala Santa Caterina. Al suo interno è ospitata la Pinacoteca Civica di Forlì. Inoltre è sede di esposizioni temporanee.

Il San Domenico presenta, dal 10 febbraio al 17 giugno, “Tra Michelangelo e Caravaggio: sacro e profano”, una mostra caratterizzata da un nuovo percorso espositivo che, per la prima volta, utilizza come sede la Chiesa conventuale di San Giacomo Apostolo, a conclusione del suo integrale recupero. La mostra documenta quello che è stato uno dei momenti più alti e affascinanti della storia occidentale.

Non dimentichiamo che la città vanta una ricca tradizione culinaria. Sono tantissimi i piatti decisamente invitanti e ai quali è impossibile resistere, ma due in particolare rappresentano i pilastri della cucina tradizionale locale. Piatto simbolo del forlivese sono i passatelli, rigorosamente cotti in brodo, ai quali si aggiunge la tipica “piadina”, da gustare in uno dei tipici “chioschi”, farcita con i buonissimi salumi locali o con lo “squacquerone”, ottimo formaggio morbido.

 

Questa è l’ultima proposta di cocktail, che ci introduce alla fine della primavera e all’inizio dell’estate utilizzando un prodotto stagionale: le fragole.

Strawberry Daiquiri
(Categoria: medium drink/alcolico)

INGREDIENTI

3 fragole fresche
1 cl di lime
1 cl di sciroppo di zucchero di canna
2 cl di liquore alla fragola
6 cl di rum bianco

Procedimento:
Prendete un frullatore (blender), versate le fragole tagliate a pezzetti, il succo di lime, il liquore alla fragola, lo sciroppo di zucchero e il rum; frullate per qualche secondo, in modo che gli ingredienti siano ben amalgamati, poi  aggiungete tre cucchiai di ghiaccio tritato, frullate nuovamente per alcuni secondi e versate nel bicchiere.

Guarnizione:
Fragola montata sul bordo del bicchiere e foglie di menta. Mezza cannuccia, facoltativa

Bicchiere:
Coppa cocktail o coppa margarita

 

Faraona vestita con spiedino croccante di carciofi e fegatini

Ingredienti per 10 persone:

Faraone n. 2, Pancetta arrotolata 500 gr, Rosmarino 10 cimette, Aglio 40 gr, Farina 750 gr, Acqua q.b., Burro 300 gr, Grappa 50 gr, Zucchero 30 gr, Succo di 1 limone, 8 uova, Fegatini di pollo 400 gr, Pangrattato 100 gr, Salvia 10 foglie,Tartufo nero 100 gr, Scalogno 400 gr, Carciofi a spicchi surgelati 350 gr, Mele golden 200 gr, Sale e pepe q.b., Olio di semi per friggere 1 lt.

Contorno tricolore: 500 gr (carote, zucchine, peperoni colorati, zucca, sedano, cavolo rosso, patate, broccoli, cavolfiori)

Procedimento:
Preparare in una spianatoia l’impasto con la farina, 5 uova, 250 gr. di burro, grappa, acqua e succo di limone q.b. Lavorarlo bene e farlo risposare per circa 30 minuti.
Dal composto ricavare 10 dischi con bordo alto almeno 3 cm e cuocerli in forno per 15 minuti a 180°. Disossare le 2 faraone, tagliarle e ricavarne 30 pezzetti; salarli, peparli e rotolarli nel tartufo grattugiato. Farli rosolare in padella con uno spicchio di aglio e rosmarino; farli raffreddare e avvolgere ogni pezzo in una fetta di pancetta; ripassarli in forno poco prima di impiattarli. Con le ossa preparare il fondo specifico. Tagliare i fegatini e le mele a cubi di medie dimensioni, saltare i fegatini in padella antiaderente con olio di oliva sale e pepe e successivamente infilarli nel rametto di rosmarino a mo’di spiedino, intercalando i fegatini con 1 foglia di salvia, 1 pezzo di mela, 1 spicchio di carciofo e 1/2 scalogno precedentemente sbollentato. Passarli nelle 3 uova sbattute e nel pane grattugiato; friggerli in olio ben caldo.
Saltare al burro il contorno tricolore precedentemente sbollentato, aggiustando di sale e pepe.

Presentazione:
Disporre al centro del piatto i contenitori di pasta, adagiarvi sopra 3 pezzi di faraona vestita, sistemare in modo decorativo lo spiedino fritto, irrorare col fondo specifico e aggiungere le lamelle di tartufo, disporre in maniera armonica il contorno tricolore

 

Vino proposto: “Leggiolo”
Romagna Sangiovese DOC Superiore,
Azienda agricola Calonga 2015

CARATTERISTICHE TECNICHE

UVE: Sangiovese 88% con percentuale variabile di Cabernet – Sauvignon a seconda delle annate (max 12%)

ALCOOL: 14 % vol.

AFFINAMENTO: in vasca di acciaio inox e barriques di rovere francese per 8 mesi (parte elevata in barriques dal 25 al 40% secondo le annate). Affinato in bottiglia per ulteriori  6 mesi.
ESAME VISIVO:
rosso granato lucente.
ESAME OLFATTIVO: alla prima olfazione si riscontrano frutti rossi sotto spirito (ciliegia e mora), note minerali, pellame e tabacco.
ESAME GUSTATIVO: potente l’
ingresso, caldo, vellutato ed avvolgente; la struttura nel suo complesso è equilibrata, con importante morbidezza, un tannino esuberante ed una  vivace freschezza.

 

ABBINAMENTI GASTRONOMICI

Secondi piatti di carne bianca e rossa alla griglia o al tegame; in particolare suggeriamo con “Faraona vestita con spiedino croccante di carciofi e fegatini”.

La scelta si  motiva, prima di tutto, perché è un vino prodotto a Castiglione, frazione di Forlì, meta del nostro itinerario di questo mese.

La gran parte dei terreni si trova ad un’altitudine di 100 metri s.l. dove  vengono coltivati i vitigni a bacca rossa  Sangiovese e  Cabernet – Sauvignon, Albana e Bombino bianco a bacca bianca. 

Citiamo la produzione del Baravelli Vermouth che si crea utilizzando il Sangiovese Leggiolo, spezie e aromi esclusivamente naturali .

La Faraona vestita con spiedino croccante di carciofi e fegatini, presenta un’importante sensazione aromatica e speziata, data dal tartufo, dalle spezie e dalle erbe aromatiche, grassezza  e untuosità, data dalla parte adiposa, dai condimenti e dalla pancetta e una tendenza amarognola trasmessa dai fegatini e dai carciofi, con cui ben si sposano le caratteristiche del vino: grande intensità olfattiva con note terziare, imponente  struttura gustativa, con notevole alcolicità e morbidezza, ben supportate da freschezza e tannicità e lunga persistenza finale.

 

A cura di: Buda Stefano, Calderoni Gabriele,  Zavalloni Serena, Boschi Stefania, Asioli Claudio