Ultima modifica: 16 Marzo 2018

La proposta di Marzo

CASTROCARO E TERRA DEL SOLE

Castrocaro Terme e Terra del Sole è un comune italiano di 6321 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Le località che danno il nome al comune costituiscono un unico centro abitato posto a circa 10 km dal capoluogo Forlì.

La storia di Castrocaro è legata a quella della sua antica rocca. La fortezza arroccata, che domina tutto l’abitato, è stata anche il principale centro urbano dell’entroterra romagnolo in epoca medievale. Questa zona infatti per la sua altezza era facilmente difendibile e fortemente strategica. La presenza dell’uomo è attestata dal ritrovamento di frammenti attribuiti a una popolazione della cultura appenninica, rinvenuti sul luogo nel 1979.

Nell’alto medioevo la rupe su cui si erge la fortezza segnava il confine che divideva il regno Longobardo dai domini bizantini. E’ in questo periodo che probabilmente vennero poste le prime pietre della torre che ancora oggi domina il paese.

Essa si trova all’interno di una cinta muraria circondata da diverse porte, come la porta di San Francesco, di San Nicolò e quella di San Giovanni alla Murata, dalla quale si può ammirare la torre Campanaria

Castrocaro e Terra del Sole, presentano uno straordinario patrimonio storico e architettonico, in seguito al grande prestigio che ha caratterizzato la località fin dal medioevo.

Il centro di Castrocaro è ancora oggi cinto da mura, arricchito da pregevoli edifici rinascimentali.

Il simbolo di Castrocaro è indubbiamente il suo famosissimo sito termale conosciuto fin dall’epoca Romana. E’ stato inaugurato nel 1938 dal Principe Umberto di Savoia come un complesso termale composto dallo Stabilimento Bagni, il Grande Albergo e il Padiglione delle Feste. Si tratta di un’opera architettonica di notevole pregio, armonicamente inserita in un parco di otto ettari, a cui prestò la sua attività l’artista Tito Chini che, oltre al ruolo di decoratore, assunse anche quello di progettista e architetto. Oggi, il Grand Hotel & SPA, perfettamente restaurato nell’originario stile ”Art Déco”, nei materiali e nei particolari, rappresenta un modello unico in Italia e offre ai suoi ospiti un’atmosfera elegante ed un’esperienza rara, in un coro di sensazioni che regalano benessere e relax. Le terme tradizionali si prendono cura degli ospiti con la purezza delle verdi acque salso-bromo-iodiche, tra le più ricche di sali minerali, utilizzate  per cure inalatorie, fango-balneoterapia, cure idropiniche e cure ginecologiche e con i fanghi di velluto, unici in Italia, utilizzati fin dal 1938, ma conosciuti e apprezzati fin dalla metà dell’800.

Le sorgenti termali sorgono in una valle conosciuta come “LA RUPE DEI COZZI”.

Nella città medievale si trovano pregevoli chiese, come quella dedicata a S. Giovanni Battista, che è diventato poi un battistero e la chiesta di S. Nicolò, di stile gotico.

Un altro edificio da poter visitare è il Palazzo dei Commissari, a Terra del Sole, che rappresenta un classico esempio di architettura rinascimentale, a pianta quadrata, con all’interno un cortile circondato da un triportico. Era sede del tribunale per tutta la Romagna e la Toscana.

EVENTI

Castrocaro si anima principalmente in primavera e estate, periodo di concert ie spettacoli.

Tra gli eventi più importanti, ricordiamo il Concorso per Voci e volti Nuovi o Festival di Castrocaro, una manifestazione canora che si svolge ogni anno a partire dal 1957. La manifestazione è stata, soprattutto negli anni ’60 e ’70, una delle vie per i nuovi talenti per entrare nel mondo musicale. La serata finale, che porta a decretare il vincitore, viene trasmessa in diretta RAI in prima serata. Durante l’edizione del 2009 il Concorso è stato arricchito da lezioni-seminario tenute da personalità dello spettacolo.

La musica è protagonista anche nei concerti di musica classica della “Rassegna dei migliori diplomati dei Conservatori d’Italia”. Ogni anno vengono ospitati grandi direttori d’orchestra e personaggi noti della musica jazz, blues ed etnica.

 

Nelle tante feste paesane naturalmente non mancano la musica e i balli popolari, tra sagre, iniziative di piazza e rassegne gastronomiche, in cui è possibile incontrare gente e gustare i prodotti tipici del territorio.

 

Molto sentita la “Festa Medioevale”, con costumi d’epoca. L’evento rievoca il passaggio di Castrocaro   dallo Stato della Chiesa alla Repubblica di Firenze, avvenuto nel 1403, e la conseguente annessione alla Romagna fiorentina, della quale sarà capoluogo da quell’anno fino al 1579, per tutto il Rinascimento ed oltre.

Altro evento che possiamo trovare a Castrocaro è: il “Festival dei Sapori e Artigianato”. Un festival che dura 4 giorni, quest’anno dal 30 marzo al 02 aprile 2018; la manifestazione coinvolge e promuove aziende locali e nazionali appartenenti al settore dell’enogastronomia, dell’agroalimentare e dell’artigianato.

Dedicata alla degustazione e vendita di prodotti unici ed evocativi della cucina nazionale presenta tanti momenti di intrattenimento, musica dal vivo, artisti di strada e animazione per i più piccoli.

 

 

Passata la neve e il gelo, “ esplode” la Primavera, con tutti i suoi colori e profumi: il cocktail proposto è l’Arcobaleno

ARCOBALENO
(categoria: alcolico)


INGREDIENTI

tre quarti di oncia di vodka
mezza oncia di blu curaçao
1 cucchiaino di pre mix di fragola (sciroppo)
1 oncia di succo di arancia
1 fetta di arancia per decorare

 Procedimento:

Versare nel bicchiere il pre mix di fragola.
Aggiungere il succo di arancia, molto lentamente, aiutandosi con un cucchiaino dalla parte convessa per formare 2 strati.
Versare in uno shaker la vodka e il blu curaçao, shakerare e versare il composto nella coppetta con lo stesso sistema usato per il succo di arancia.

Guarnizione:

1 fetta di arancia o 1 spicchio di ananas e ciliegina. 
L’oncia liquida, abbreviata con oz, equivale a circa a 30 ml (per la precisione 29,6 ml)

 

Cappellacci di pesce al burro nocciola uova di salmone e limone candito

 

Ingredienti per 10 persone:

Per pasta all’uovo: 500 gr farina 00, 5 uova giallo sfoglia, 1 cucchiaio di olio evo.

Per il ripieno: 400 gr ricotta soda vaccina, 200 gr polpa di luccio di mare (o branzino, ricciola, orata, merluzzo, rombo), 50 gr parmigiano, prezzemolo tritato, 10 gr scalogno, scorza di limone grattugiata, sale e pepe q.b.

Per il condimento: 300 gr burro, 30 gr parmigiano, scorza di 2 limoni, 10 gr caviale di salmone. Procedimento: con il pelapatate togliere la scorza ai due limoni (solo la parte gialla) e tagliarli a filangé, portarli a bollore per tre volte per togliere l’amaro e poi farli cuocere in uno sciroppo composto da acqua e zucchero (1 dl acqua, 70 gr zucchero) fino a che non si candiranno. Impastare la farina con le uova e l’olio evo, fino ad ottenere un impasto liscio omogeneo ed elastico, farlo riposare 15 minuti.

Pulire i lucci di mare, sfilettarli, privarli della pelle e tagliarli a tocchetti, farli cuocere velocemente in padella con poco olio evo e lo scalogno tritato, aggiustarli di sale e pepe, frullarli e mischiarli alla ricotta con il grana, il prezzemolo tritato e la scorza di limone grattugiata, aggiustando il tutto di sale e pepe.

Stendere la pasta al mattarello, ricavare dei quadrati di circa 7 centimetri di lato, mettere  di al centro di ognuno il ripieno e chiuderli a mo’ di cappellacci , cuocerli in abbondante acqua salata e scolarli.

Presentazione :

Adagiarli I cappellacci su di un piatto caldo, cospargerli di grana e irrorarli con il burro fuso color nocciola (portato ad alta temperatura), decorarli con i fili di limone candito e caviale di salmone .

 

“Cleonice”
Romagna Albana secco D.O.C.G annata 2016
Azienda Agricola Fiorentini  di Castrocaro Terme

CARATTERISTICHE TECNICHE:
UVE:  Albana  100%
ALCOOL: 14% vol.

AFFINAMENTO: 6 mesi in acciaio, con una parte che sosta nel tonneau
ESAME VISIVO: giallo paglierino intenso
ESAME OLFATTIVO: intrigante connubio di note floreali, con riconoscimenti di ginestra, pesca gialla, sentori di erbe aromatiche
ESAME GUSTATIVO: ingresso caldo, vellutato ed avvolgente, la struttura nel suo complesso è equilibrata, si percepiscono, in successione, vivace freschezza e importanti note morbide, con un finale di buona persistenza.

Abbinamenti gastronomici:

Cappellacci di pesce al burro nocciola uova di salmone e limone canditi, pesce azzurro, salmone e pesce spada, anche con marinatura.

La scelta della Cantina si  motiva, prima di tutto, perché è un vino prodotto a Sadurano, frazione di Castrocaro,  meta del nostro itinerario di questo mese.

In modo particolare vengono coltivati i vitigni a bacca rossa  Sangiovese e Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, e Albana  a bacca bianca. 

La ricetta è caratterizzata da un’importante sensazione grassa e untuosa, data dal burro e dalla farcia con ricotta e parmigiano, speziatura e acidità data da erbe aromatiche e prezzemolo, sapidità finale con cui ben si sposano le caratteristiche del vino: grande intensità olfattiva, alla quale corrisponde un’importante struttura gustativa, cui si contrappongono, creando il giusto equilibrio, freschezza, morbidezza e piacevole persistenza finale.

 

A cura di: Buda Stefano, Calderoni Gabriele, De Santis Caterina con la classe 2C di Accoglienza turistica, Boschi Stefania, Asioli Claudio